Architetture civili
Cazzago San Martino
VILLA BETTONI
Fu costruita nel XVII secolo dai nobili Cazzago, quando decisero di abbandonare il castello per un edificio più adatto ai tempi e al loro rango.
Si tratta di un edificio con un corpo principale a pianta quadrata ai quali sono affiancati due corpi laterali. Il percorso per accedere alla villa dal portico-giardino è a doppia scala, di stile seicentesco. L'interno è caratterizzato da una galleria a soffitto ligneo e da sale affrescate in diverse epoche.
Palazzo Oldofredi
Prende il nome dalla nobile famiglia d'origine iseana che ne prese possesso fra il Seicento e il Settecento.
Il palazzo, costruito nel Seicento dai Bornati, è caratterizzato a meridione da un portico e da stipi alle finestre di stile rinascimentale. Il brolo, posto sul lato nord-est, è di aspetto severo; ad esso si affianca una torre a pianta quadrata.
Ora diventato Palazzo Comunale
Villa Guarneri
Fu edificata sul finire del Settecento dai nobili Federici ed è caratterizzata da un corpo centrale affiancato da due torri laterali.
Bornato frazione di Cazzago San Martino
Castello di Bornato
Eretto nel XIII secolo sui resti di una più antica costruzione, il Castello di Bornato accoglie i visitatori con la sua splendida Villa Orlando, preziosissimo esempio di villa rinascimentale splendidamente affrescata costruita dentro le mura di una fortezza medievale. Eretta nel 1564 dalla famiglia Gandini, la villa è dagli anni ’30 di proprietà dei livornesi Orlando, che ancora oggi la abitano permettendo al pubblico di accedervi con visite guidate e degustazioni.
E così tra mura merlate, contrafforti, torri, ponte levatoio, fossato, misteriosi sotterranei avrai l’opportunità di conoscere da vicino il parco all’italiana e il giardino all’inglese con le sue meravigliose piante secolari, le sale affrescate della villa, la grotta segreta realizzata nel 1800 all’interno delle mura medievali e le antiche cantine ubicate sotto la torre principale. Assai suggestiva la piccola sacrestia della cappella privata dedicata a San Francesco, arricchita con una collezione di libri sacri del ‘700 e con una magnifica Biblia Breves in Eadem del 1536. Imperdibile poco prima dell’uscita uno scatto fotografico dalla bifora che dà sui suggestivi vigneti circostanti.
La Villa Bornati-Secco d'Aragona
Fu eretta da Marco Antonio Bornati alla metà del XVI secolo. La sua proprietà passò ai Pulusella, e quindi ai Secco d'Aragona, tramite matrimoni. La villa è formata da due corpi uniti da un androne. Il più antico dei due corpi fu costruito nel Cinquecento ed è dotato di un portico a sei archi. Lo scalone fu aggiunto nel Settecento. Era presente un collegamento con il vicino castello, di cui oggi rimane traccia in alcuni frammenti di mura merlate.
La Villa Rossa
Si trova su un rilievo a nord del paese. Fu costruita nel Cinquecento da Ottavio Bornati e nei secoli successivi passò in eredità a diverse famiglie nobiliari. È dotata di ampio giardino, di uno scalone scenografico e di una torre cilindrica
Calino frazione di Cazzago San Martino
Villa Maggi
Detta anche Palazzo Grande Calini fu edificata sul finire del Cinquecento reimpiegando le strutture di un edificio più antico.
Si presenta con una struttura disomogenea che rivela le sue diverse origini. Nella parte rivolta ad oriente, si possono rilevare strutture di tipo difensivo costruite nel XIV secolo. I locali della parte centrale, rivolta a meridione, formano il vero palazzo e furono costruiti tra il XV e XVI secolo. La parte occidentale, infine, è composta dalle strutture costruite nel XVI secolo che racchiudono il cortile e conferiscono all'insieme l'aspetto attuale.
L'esterno si presenta privo di strutture architettoniche particolari, ad eccezione del cornicione posto sotto il tetto.
Come per il palazzetto nei primi del '900 fu assegnata alla famiglia Maggi, imparentata coi Calini. Qui il Conte Aymo Maggi era solito ospitare amici ed equipaggi in occasione della Mille Miglia.
Palazzo piccolo Maggi
Detto anche Palazzo piccolo Calini fu costruito nella metà del Cinquecento per iniziativa dei nobili Calini.
Il concetto fu quello di dare alla famiglia un edificio alto e massiccio, privo di ornamenti. Il risultato fu quello di non utilizzare la pietra, come avveniva per gli altri palazzi del periodo, ma il cotto: un esempio è il porticato colonnato. La costruzione dell'edificio fu abbandonata nei decenni successivi e ripresa dal conte Vincenzo Calini solamente nel 1697. I lavori terminarono nel 1706. Nel 1900 fu assegnata alla famiglia Maggi, imparentata coi Calini.
Gli affreschi del salone di rappresentanza e del piano primo, sono opera di Lattanzio Gambara. I soffitti lignei degli interni sono tutti decorati.
Castello di Calino
Il Castello spicca tra le verdi colline moreniche franciacortine di antica proprietà della famiglia Faglia, da cui l'azienda prende il nome Castel Faglia. La dimora è circondata da vigneti in gran parte terrazzati con un'esposizione e un microclima in perfetta simbiosi tra il continentale più potente e il più mite mediterraneo, perfetti per concedere uve di grande eleganza nei 17 ettari vitati.
Altri edifici di culto
Cazzago San Martino
È la chiesa parrocchiale della borgata di Cazzago, dedicata alla Natività di Maria Vergine.
Fu costituita in parrocchia con Decreto da San Carlo Borromeo il 10 dicembre 1580 che fu poi sancito da un Breve emesso da Papa Gregorio XIII il 31 marzo dell'anno seguente. L'edificio, le cui origini risalgono al XIV secolo o al XV secolo, fu poi consacrato dal Vescovo di Brescia Marco Dolfin alla fine di quell'anno. Dopo la peste del 1630 fu elevato l'attuale altare di San Rocco, mentre risale al 1732 quello dedicato a San Francesco di Paola.
La chiesa parrocchiale fu completamente rifatta alla fine del XVII secolo. Nel 1744 fu dotata di un organo costruito da Cesare Bolognini e nel 1747 fu consacrata dal Cardinale Lodovico Calini.
Nel primo decennio del XXI secolo è stata sottoposta nuovamente a lavori di restauro i quali sono stati benedetti dal vescovo Luciano Monari il 15 giugno 2008.
Tra le opere d'arte presenti si annoverano la pala dell'Altare Maggiore, attribuita a Jacopo Palma il Giovane, gli affreschi ad opera del Trainini e del Calda e una statua della Madonna del XV secolo, alla quale la tradizione popolare del tempo attribuì poteri miracolosi.
La chiesa di Santa Giulia è una piccola cappella familiare appartenente ai conti Bettoni-Cazzago, situata all'ingesso dell'abitato di Cazzago San Martino, più precisamente in località tre mur. La piccola piazza pedonale su cui si affaccia oggi è intitolata a Guglielmo Marconi.
La presenza di un luogo di culto legato alla devozione di santa Giulia è riferibile alla seconda metà dell'anno Mille, con probabili collegamenti all'omonimo Monastero di Santa Giulia a Brescia.
Bornato frazione di Cazzago San Martino
Chiesa di san Bartolomeo apostolo
È la chiesa parrocchiale della frazione.
Fu edificata dopo il 1630 e consacrata dal cardinale Pietro Ottoboni, il futuro papa Alessandro VIII, la seconda domenica di ottobre del 1666. È stata risistemata nel 1888 sulla base di un progetto redatto dall'architetto Angelo Bianchini.
La struttura è ad un'unica navata. All'interno erano presenti i seguiti dipinti ormai andati dispersi:
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una rappresentazione del martirio di San Bartolomeo apostolo del 1656, opera del pittore napoletano Pietro Mango;
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una raffigurazione della Passione di Gesù, ad opera di Gian Giacomo Barbello (1654);
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tela sul Battesimo di Gesù, ad opera di Antonio Gandino.
Santuario della Madonna della Zucchella
Nei pressi del cimitero, lungo la strada che dal centro del paese va verso la frazione Barco, sorge il santuario della Madonna della Zucchella.
È stato costruito nel secondo dopoguerra per inglobare e proteggere un'edicola con l'affresco della Madonna della Zucchella. Negli anni sessanta tale affresco è stato strappato dalla sede originaria ed è stato collocato all'interno di una cornice.
Ogni cinque anni, a metà settembre, sono celebrate le Feste Quinquennali della Madonna della Zucchella, durante le quali l'effigie viene traslata dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale per una intera settimana. In tale occasione, le vie del paese sono decorate con fiori di carta preparati dalle donne del paese. L'ultima edizione è stata celebrata eccezionalmente nel mese di maggio 2021, dal momento che nel mese di settembre 2020 non è stato possibile effettuare le Feste a causa della pandemia di Covid-19.
Pieve di san Bartolomeo apostolo
È una chiesa di tipo plebano posta ai piedi del colle. Abbandonata nel corso del Settecento, di essa sopravvivono oggi alcuni ruderi.
Fu costruita nel Quattrocento sopra un edificio ecclesiastico preesistente, quest'ultimo edificato probabilmente nell'XI secolo poiché avente pianta in stile romanico. La struttura dell'edificio rinascimentale è composta da una navata principale e da una laterale a quattro campate. I resti degli affreschi sono databili tra il Quattrocento e il Cinquecento.
Nel 2009 il comune di Cazzago San Martino e la parrocchia di Bornato hanno costituito la Fondazione Antica Pieve di San Bartolomeo-Bornato, nata con il compito di conservare, manutenere e valorizzare il sito della Pieve.
Calino frazione di Cazzago San Martino
Chiesa di San Michele Arcangelo
È la chiesa parrocchiale della borgata, dedicata all'Arcangelo Michele.
Ha una struttura settecentesca su disegno di Bernardo Fedrighini ed è stata consacrata il 25 settembre 1768 dal Cardinale Ludovico Calini. All'interno sono presenti una soasa lignea e l'altare, entrambe opera di Gaspare Bianchi, l'Ultima Cena, opera di Sante Cattaneo, affreschi del Teosa e una tela raffigurante San Pietro di chiara scuola tizianesca.
È la chiesa parrocchiale della borgata, dedicata all'Arcangelo Michele.
Ha una struttura settecentesca su disegno di Bernardo Fedrighini ed è stata consacrata il 25 settembre 1768 dal Cardinale Ludovico Calini. All'interno sono presenti una soasa lignea e l'altare, entrambe opera di Gaspare Bianchi, l'Ultima Cena, opera di Sante Cattaneo, affreschi del Teosa e una tela raffigurante San Pietro di chiara scuola tizianesca.
Chiesa di Santo Stefano
La Chiesa di Santo Stefano è nata come mausoleo funerario dei conti Calini. Si presenta oggi come un edificio a due navate orientate a meridione con una cella campanaria; sul lato sinistro è presente un fabbricato aggiuntivo a pianta rettangolare avente scopo abitativo.
La struttura attuale è di origine cinquecentesca allargata sul finire del XVIII secolo per seguire le disposizioni che San Carlo Borromeo diede durante la sua visita pastorale del 1580 e per permettere ai Calini di avere uno spazio funerario. In origine il santuario era orientato verso est e possedeva due altari oltre a quello maggiore, dedicato al martirio di Santo Stefano. Dopo la ristrutturazione, quest'ultimo è sopravvissuto, ma è stato messo in secondo piano dal nuovo altare dedicato alla Presentazione al Tempio di Maria.
Gli interni presentano delle opere di metà Cinquecento che furono create da un artista locale, Giovanni Tommaso Pagnoni di Bornato: un dipinto raffigurante il martirio di Santo Stefano e due affreschi. Il primo raffigura la Madonna del Latte, mentre il secondo San Giacomo, sebbene in precedenza si ritenesse fosse ritratto San Rocco. Al centro della cappella funeraria si trova la lapide sepolcrale di Vincenzo Calini, datata 1574
Pedrocca frazione di Cazzago San Martino
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Chiesa di San Francesco d'Assisi
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Aticipata da un sagrato, la chiesa presenta struttura a capanna, dotata di aperture centrali tra cui un portale ed un rosone. E' caratterizzata sul fronte da un ampio affresco dedicato alla vita di S. Francesco d'Assisi. L'interno è a navata unica, dotata di cappelle laterali, caratterizzata da grandi costoloni in cemento armato curvilinei che sorreggono la copertura a falde. Il presbiterio è rialzato, di forma poligonale, e chiuso da un fondale absidale semicurvo affrescato. A fianco della chiesa si trovano la sacrestia, il campanile ed alcuni locali di servizio.